La malattia di Parkinson e la valutazione del rischio caduta

Autore: Dott. Alessio Liberati

Compromissione dei movimenti e della deambulazione dovuta ad un decorso cronico ed evolutivo: questo è ciò che si cela dietro alla malattia di Parkinson. I soggetti colpiti da questa patologia hanno spesso difficoltà a camminare e a mantenere l'equilibrio, ed il progredire dei sintomi li espone maggiormente al rischio di caduta. Si stima infatti che circa il 60-80% delle persone affette da questa patologia cada almeno una volta all'anno.

Le cause possono essere molteplici:

  • riflessi posturali meno efficienti
  • tempo di reazione aumentato
  • pressione arteriosa ridotta
  • postura alterata

Solo un percorso terapeutico idoneo – supportato da una valutazione oggettiva – può migliorare l'autonomia e la qualità di vita del paziente, cercando di arginare il problema.

La tecnologia, come sempre, ci viene in aiuto. Grazie ai sensori di movimento come baiobit è possibile effettuare misurazioni precise e veloci per identificare molteplici parametri, alcuni dei quali non rilevabili con la sola osservazione, ad esempio:

  • gli spostamenti del Centro di Massa (COM) durante i test di equilibrio monopodalico;
  • la durata delle singole fasi del test di Timed Up and Go;
  • i parametri spazio-temporali del cammino (es. fase di volo, fase di appoggio, ecc.).

Tutti elementi utili al fisioterapista per progettare un percorso riabilitativo orientato al paziente.

Anamnesi

Uomo di 71 anni, affetto da malattia di Parkinson, con importante condizionamento nelle attività di vita quotidiana.

Il paziente presenta:

  • rigidità muscolare e atteggiamento camptocormico che porta, nel cammino, al fenomeno della festinazione;
  • aumento della festinazione con l'aumentare della distanza durante la deambulazione;
  • evidente tremore agli arti superiori durante lo svolgimento dei test, in particolar modo all'arto superiore destro.

Valutazione

Dall'esame fisico-clinico è emersa sia una spiccata rigidità dei muscoli posturali sia la presenza del fenomeno "troclea dentata" nei movimenti passivi, soprattutto agli arti superiori: entrambi campanelli d'allarme di possibili cadute accidentali.


Il rischio caduta può essere determinato da più fattori:

  • Età superiore ai 65 anni
  • Cadute Precedenti
  • Deficit visivi
  • Farmaci
  • Deterioramento cognitivo
  • Motori


In questo contesto i fattori di rischio motori, legati al cammino e all'equilibrio, rappresentano indici importanti da considerare per predire cadute future. Il sistema baiobit lavora proprio in questa direzione, restituendo dati relativi alle difficoltà motorie relative a forza, equilibrio e stabilità durante la deambulazione (vedi tabella 1), grazie a tre semplici e rapidi test:

  • Timed Up and Go
  • Cammino
  • Equilibrio
TestDescrizioneIndiciValori alertNote
Timed Up and GoValutazione del rischio caduta e delle abilità motorie nelle differenti fasi: alzarsi, sedersi, cammino e svoltaTempo totale richiesto per l'esecuzione del testNel caso di malattia di Parkinson < 11,5 sIn caso di rischio di caduta alto, risulta fondamentale esaminare le singole fasi ed impostare un percorso riabilitativo atto al recupero dei deficit evidenziati
Fase di alzata: identifica una probabile mancanza di forza a livello degli arti inferiori
Fase di deambulazione (andata e ritorno): identifica un'andatura cauta con una velocità ridotta. Utile approfondire il test del cammino
Fase di svolta (prima e seconda): identifica una probabile difficoltà di equilibrio
Fase di seduta: identifica una probabile mancanza di forza a livello degli arti inferiori ed uno scarso controllo della fase eccentrica
Test CamminoValutazione del cammino, mirata a misurarne la stabilitàVelocità<1 m/sVelocità inferiori al metro al secondo sono indicative di un aumentato rischio caduta, risulta quindi importante impostare un percorso riabilitativo volto al miglioramento della stabilità
Walking Ratio (WR)< 66,5 mm*min/stepSe inferiore a 6,5 indica un'andatura cauta. Da valutare anche in relazione a lunghezza del passo, cadenza e durata della fase di appoggio. Valori ridotti di lunghezza del passo, normalizzata all'altezza del soggetto, potrebbero essere indicativi di una ricerca di stabilità
test equilibrio (dx e sx)Test di equilibrio stabilità in carico monopodalico, per la valutazione della stabilità in condizioni staticheIndice di caduta secondo Springer in relazione al tempo in cui il soggetto riesce a mantenere il carico monopodalicoNel caso di soggetto di 71 anni T < 28,7 sEvidenzia un problema di equilibrio in carico monopodalico, e nella gestione dell'equilibrio che potrebbe ripercuotersi sulle abilità di cammino e sullo svolgimento delle attività della vita quotidiana (ADL)
Area dell'ellissePerformance globale della provaConfronto arto inferiore destro e sinistro può evidenziare importanti asimmetrie nella gestione dell'equilibrio
Tabella 1

Il paziente con la necessità di valutazione del rischio caduta viene sottoposto a diversi test: più alto è il numero delle prove che fallisce, più alte sono le probabilità per lui di cadere. Anche fallendo un solo test, il paziente è da considerare esposto al rischio caduta e quindi deve seguire un percorso di esercizi idoneo al recupero della piena stabilità.

Programma riabilitativo

In questo caso, i risultati dei test eseguiti (vedi tabella 2) hanno evidenziato un elevato rischio di caduta:

TestEsitoRisultato con baiobitNote
Timed Up and Go test (Fig.1)FallitoTempo totale = 12,63 sMaggiori difficoltà durante la fase di deambulazione dove si evidenzia un tempo superiore alla norma
Test rischio caduta monopodalico sinistro (Fig. 2)FallitoTempo = 12 s
Area Ellisse = 908 mm2
Si evidenzia instabilità dell'equilibrio statico in carico monopodalico bilateralmente, con un deficit maggiore a sinistra
Test rischio caduta monopodalico destro (Fig. 3)FallitoTempo = 7 s
Area Ellisse = 515 mm2
Si evidenzia instabilità dell'equilibrio statico in carico monopodalico bilateralmente, con un deficit maggiore a sinistra
Test Cammino (fig.4)FallitoVelocità = 0,7 m/s
WR = 71,71 mm*min/step
Si evidenzia difficoltà nella deambulazione con importante diminuzione della cadenza e della lunghezza del passo, associate a diminuzione della durata della fase di volo bilaterale, probabilmente dovuta alla difficoltà della gestione del carico monopodalico
Tabella 2

Alla luce delle difficoltà di equilibrio nella fase statica e dinamica, è stato stabilito il seguente programma riabilitativo della durata di circa tre mesi:

  • esercizi neurocognitivi (ETC);
  • manipolazione fasciale per diminuire la rigidità muscolare;
  • taping neuromuscolare con lo scopo di migliorare la percezione e la gestione della rigidità muscolare;
  • esercizi terapeutici con baiobit supportati da biofeedback:
    – esercizi di equilibrio dinamico per favorire una migliore gestione del Centro di massa durante gli spostamenti del corpo (come alzarsi/sedersi dalla sedia e durante i cambi di direzione);
    – esercizi Joint Position Sense sulla rotazione del tronco durante il cammino, in modo da favorire un corretto svincolo dei cingoli durante le fasi del passo;
    – Cervical Clock per il miglioramento della percezione dei movimenti cervicali.
Fig. 1
Fig. 2
Fig. 3
Fig. 4

Risultati

Al termine della riabilitazione sono stati ripetuti i test di valutazione con baiobit per quantificare i progressi ottenuti dal paziente (vedi tabella 3), confrontando questi report con quelli iniziali.

TestEsitoRisultato con baiobitNote
Timed Up and Go test (Fig.5)SuperatoTempo totale = 10,98 sMiglioramento generalizzato in tutte le fasi del test, tutte le fasi infatti ora risultano comprese nei valori di riferimento forniti
Test rischio caduta monopodalico sinistro (Fig. 6)FallitoTempo = 16 s
Area Ellisse = 2382 mm2
Elevato rischio di caduta dovuto sia all'arto inferiore destro sia a quello sinistro, sarà quindi necessario proseguire il lavoro per poter migliorare l'equilibrio statico
Test rischio caduta monopodalico destro (Fig. 7)FallitoTempo = 5 s
Area Ellisse = 760 mm2
Elevato rischio di caduta dovuto sia all'arto inferiore destro sia a quello sinistro, sarà quindi necessario proseguire il lavoro per poter migliorare l'equilibrio statico
Test Cammino (fig.8)FallitoVelocità = 0,58 m/s
WR = 5,19 mm*min/step
Necessario proseguire il percorso riabilitativo per ricercare un ulteriore miglioramento dello schema deambulatorio
Tabella 3
Fig. 5
Fig. 6
Fig. 7
Fig. 8

In particolare, dal confronto del test Timed Up and Go, pre e post percorso riabilitativo, si evince un miglioramento relativo alla gestione delle ADL (alzarsi, sedersi…). Permane invece una condizione sfavorevole nei test di equilibrio e di cammino, che evidenzia la necessità di proseguire il programma focalizzandosi sulla gestione del carico monopodalico.

Conclusione

Grazie all'utilizzo della tecnologia baiobit, capace d'identificare con precisione le difficoltà del paziente parkinsoniano,  è stato possibile valutare oggettivamente il rischio caduta e implementare un percorso riabilitativo orientato al paziente e supportato da esercizi con biofeedback.

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